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Maratona dles Dolomites 2022

Maratona 
Dles Dolomites

35th edition 2022 "Ciüf" - Nature is everything that surrounds us
La Maratona dles Dolomites - Enel è una manifestazione ciclistica giunta nel 2022 alla 35^ edizione che si svolge annualmente la prima domenica di luglio coinvolgendo il territorio del Trentino Alto Adige e del Veneto. Classificata come granfondo, la gara rappresenta il maggiore evento italiano di questa tipologia, sviluppandosi attraverso i passi dolomitici con itinerari diversificati in base alla lunghezza del tracciato in 138, 106 e 55 km. Il centro dell’iniziativa è Corvara in Badia, punto d’arrivo e fulcro delle attività connesse per accogliere gli 8000 partecipanti e i 1500 volontari che permettono lo svolgimento di questo appuntamento sportivo. Nella presente edizione la Maratona dles Dolomites - Enel si è fregiata del riconoscimento Green Event per la sostenibilità e le scelte consapevoli in materia di riciclo, riutilizzo dei materiali e riduzione delle emissioni di CO2 sia nella fase esecutiva, sia nella scelta dei partner che supportano la Maratona.

The Maratona dles Dolomites - Enel is a cycling event that reached its 35th edition in 2022 and takes place annually on the first Sunday of July, involving the Trentino Alto Adige and Veneto regions. Classified as a granfondo, the race represents the largest Italian event of this type, developing through the Dolomite passes with diversified itineraries based on the length of the track in 138, 106 and 55 km. The center of the initiative is Corvara in Badia, the point of arrival and fulcrum of the related activities to welcome the 8000 participants and 1500 volunteers who allow this sporting event to take place. In this edition, the Maratona dles Dolomites - Enel has been awarded the Green Event recognition for sustainability and conscious choices regarding recycling, reuse of materials and reduction of CO2 emissions both in the execution phase and in the choice of partners who support the Marathon.
Ogni anno la Maratona dles Dolomites - Enel  è legata a una tematica specifica, connessa con il territorio che ospita dal 1987 la manifestazione. Quest’anno la scelta è ricaduta su “Ciüf” ovvero Flora in ladino come riflessione sul dominio vegetale e le specie autoctone presenti in Alta Badia che contraddistinguono l’ambiente naturale, vero e proprio scenario dell’evento. Questa anima verde si è riverberata su ogni aspetto: dalla grafica alle scelte alimentari, passando per la creazione delle medaglie in legno di cirmolo e margherite pressate, fino all’abbigliamento tecnico in uso ai partecipanti. Le piante hanno interpretato il ruolo delle protagoniste coinvolgendo anche il progetto WOWnature per la rinforestazione delle Dolomiti. Link all'edizione corrente: https://www.maratona.it/it/2022ciuf

Every year the Maratona dles Dolomites - Enel is linked to a specific theme, connected with the territory that has hosted the event since 1987. This year the choice fell on "Ciüf" or Flora in Ladin as a reflection on the plant domain and native species present in Alta Badia which distinguish the natural environment, the real scenario of the event. This green soul reverberated on every aspect: from graphics to food choices, through the creation of pine wood medals and pressed daisies, to the technical clothing used by the participants. The plants played the role of the protagonists also involving the WOWnature project for the reinforcement of the Dolomites. Link to the current edition: https://www.maratona.it/it/2022ciuf
Perché questo tema?
Oggi vogliamo sempre essere razionali, mentali, pragmatici. Viviamo in un mare di conoscenza, vogliamo sapere, conoscere, abbiamo una marea di informazioni. Tuttavia, abbiamo smesso di capire il mondo perché il mondo è più difficile da capire. E allora il mondo ci fa paura, ci sfugge, ci isoliamo. Viviamo accecati dalla nostra luce.
Sembriamo essere illuministi, espellendo l’irrazionale, ma non tutto si svolge sotto la luce della razionalità; non riusciamo a comprendere solo con la testa. L’essere umano infatti pensa con tutto il corpo non solo con la testa.
L’essere umano necessita del contatto con il mistero; tramite l’osservazione possiamo esplorare il delirio. Siamo animali narranti, abbiamo bisogno di incanto ed il fiore, Ciüf, diventa strada per arrivare alla saggezza.
C’è bisogno di vedere il mondo con occhi nuovi.
Michil Costa
Un logo naturale
di Manuel Bottazzo
Faccio orgogliosamente parte della generazione dei creativi che per far questo mestiere dovevano, conditio sine qua non, “saper disegnare” ... e pure bene aggiungerei.
Nel tavolo perennemente sporco di trucioli di matite e residui di gomma, campeggiavano costosi pennarelli Pantone e preziosi Rapidograph Rotring. Un creativo doveva saper esprimere le sue idee, in primis disegnando bene, per poter convincere il cliente.
Il computer era uno strumento già in uso ma non superava di certo il talento umano. Nessuna ricerca Google: per pensare ad un logo servivano studi; serviva cultura artistica, conoscenza, dovevi aver un tuo archivio ben aggiornato nella mente costruito con mostre, cinema e studi personali...ricordo bene la sala riunioni dell’agenzia in cui cominciai: c’erano libri d’arte, raccolte di grafica internazionale, libri di fotografia, enciclopedie, testi rari. Questo era il “motore di ricerca” di un creativo della mia generazione.
Questa premessa per spiegare che l’approccio alla creazione di un logo per me è sempre stata una cosa molto seria.
Nel tempo ho trasferito questa visione anche al mio staff, una metodica abitudine alla ricerca, al pensare, all’attenzione, all’uso della matita e al muoverla liberamente sul foglio bianco lasciando scorrere le idee.
Il nuovo logo Ciüf ci ha portati ad accettare la sfida di rinunciare totalmente alla tecnologia. Un approccio non anni 80 ma d’inizio secolo, un approccio puro, primordiale, artistico, aiutandoci con testi storici di botanica e prendendo spunto da illustrazioni d’epoca, acqueforti e caratteri tipografici tratti da antichi libri d’arte. Per nostra formazione siamo naturalmente appassionati delle tecniche di stampa, della tipografia e di tutto ciò che è ed è stata la parte analogica del nostro lavoro.
Nel nostro team abbiamo un giovane artista che ha ripreso con grande umiltà e passione l’antica arte dell'incisione e della stampa a torchio.
Il progetto creativo Ciüf è un lavoro eseguito a otto mani. Siamo partiti dal disegno, prima a matita e successivamente con la china, inciso poi su linoleum per creare la prima matrice e in fine stampato con tirabozze tipografico per dar vita al logo Ciüf che oggi vedete riprodotto.
A completamento del progetto abbiamo illustrato piante e fiori dell’Alta Badia seguendo lo stesso stile e lo stesso tratto presente negli antichi libri di botanica dell’ottocento per creare dei pattern che troverete riprodotti sulla maglia celebrativa e sui materiali di comunicazione.​​​​​​​
Da queste istanze è partita la ricerca per la realizzazione del logo, disegnato da Manuel Bottazzo, è stato successivamente specchiato e riportato su una matrice di linoleum, quindi intagliato e stampato attraverso l’impiego di un tirabozze tipografico. Il passaggio dall’ideazione alla stampa è stato necessario per restituire l’aspetto materico che il rilievo inciso poteva riverberare come valore aggiunto: una sensazione che ha permeato lo spirito alla base della progettazione legandosi alla resa lignea che abita quei passi dolomitici. Le forme arcuate, flessuose e vegetali si fanno al tempo stesso figurazione e scrittura, come raccontato dai protagonisti di questa avventura e racchiuso dal racconto del Maratona magazine.

From these instances began the research for the creation of the logo, designed by Manuel Bottazzo, which was subsequently mirrored and reproduced on a linoleum matrix, then carved and printed using a typographical tray. The transition from ideation to printing was necessary to restore the material aspect that the engraved relief could reverberate as an added value: a sensation that permeated the spirit behind the design by binding to the wooden rendering that inhabits those Dolomite passes. The arched, supple and vegetal forms are at the same time figuration and writing, as told by the protagonists of this adventure and contained in the story of the Maratona magazine.
Accanto al logo evocativo si è scelto di instillare quella stessa anima vegetale nelle grafiche che hanno rappresentato lo sfondo per l’intera manifestazione, ponendosi al tempo stesso come personaggi vivi e attivi, non meri spettatori. Le specie botaniche ritratte hanno evidenziato il legame indissolubile con l’Alta Badia attraverso la rappresentazione delle più iconiche e rappresentative specie autoctone. Tra loro scorgiamo: abete rosso (picea abies) pino cembro (pinus cembra) larice (larix) pino mugo (pinus mugo) pino silvestre (pinus sylvestris) stella alpina (leontopodium alpinum) primula tirolese (primula tyrolensis) che hanno fatto spazio a genziana (gentiana) fiordaliso (centaurea cyanus) nigritella (gymnadenia nigra) sassifraga di facchini (saxifraga facchinii Koch) papavero retico (papaver alpinum) fino ai fiori prataioli (campanula di moretti, orchidea, cardi).

Alongside the evocative logo, it was decided to instill that same plant soul in the graphics that represented the background for the entire event, placing themselves at the same time as living and active characters, not mere spectators. The botanical species portrayed have highlighted the indissoluble link with Alta Badia through the representation of the most iconic and representative native species. Among them we see: spruce (picea abies) stone pine (pinus cembra) larch (larix) mountain pine (pinus mugo) scots pine (pinus sylvestris) edelweiss (leontopodium alpinum) Tyrolean primrose (primula tyrolensis) that have made room for gentian (gentiana) cornflower (centaurea cyanus) nigritella (gymnadenia nigra) porter's saxifrage (saxifraga facchinii Koch) Rhaetian poppy (papaver alpinum) up to field flowers (moretti's bellflower, orchid, thistles).
La ricerca bibliografica è stata necessaria per restituire con precisione e aderenza alla rappresentazione naturalistica le varie illustrazioni botaniche nella propria fedeltà. Proprio per questo nella fase di ideazione ha assunto un ruolo centrale l’osservazione e lo studio dal vero di quelle infiorescenze, anche attraverso testi specializzati, atlanti e manuali d’antan. Tra questi ho indagato il testo di Valeria Margherita Mosca “Imparare l’arte del foraging” che, attraverso il ruolo di madrina dell’evento e la cronaca su Rai 2 in diretta la mattina del 3 luglio, ha raccontato le potenzialità nutritive di questa risorsa fondamentale. La sua stessa presenza alla Maratona, dopo la collaborazione con il brand specializzato in beverage e spirits Selvatiq ha rappresentato una continuità non solo ideale, ma anche di riflessione visiva sul dominio della flora. L'intera diretta si può rivedere su Raiplay.

The bibliographic research was necessary to accurately and adhere to the naturalistic representation of the various botanical illustrations in their fidelity. Precisely for this reason, in the conception phase, the observation and study from life of those inflorescences assumed a central role, also through specialized texts, atlases and ancient manuals. Among these I investigated the text by Valeria Margherita Mosca "Learn the art of foraging" which, through the role of godmother of the event and the news on Rai 2 live on the morning of 3 July, told the nutritional potential of this resource basic. The very presence of her at the Marathon, after the collaboration with the brand specialized in beverage and spirits Selvatiq, represented not only an ideal continuity, but also of visual reflection on the domination of flora. The entire broadcast is available on Raiplay
L’attività di studio e ricerca botanica è confluita naturalmente in  due matrici in linoleum come pattern per accogliere le grafiche floreali riproponendo fiori, petali, boccioli e radici. Lo sguardo dal micro al macro ha spostato l’attenzione dagli elementi più iconici di piante come la stella alpina fino a dettagli minuti come le semenze che notiamo sul selciato del sentiero montano. Tutti questi grafismi sono stati incisi e restituiti in un gioco di pieni e vuoti sulla carta da stampa fino alla scansione digitale e alla colorazione a seconda del medium finale. Questi moduli hanno trovato spazio su tutto il materiale visivo e pubblicitario che ha fatto da corollario all’ambiente sportivo e promozionale della Maratona dles Dolomites -Enel 2022.

The study and botanical research activity naturally merged into two linoleum blocks as a pattern to accommodate the floral graphics by re-proposing flowers, petals, buds and roots. The look from micro to macro has shifted attention from the most iconic elements of plants such as edelweiss to minute details such as the seeds that we see on the pavement of the mountain path. All these graphics have been engraved and returned in a game of solids and voids on the printing paper up to digital scanning and colouring according to the final medium. These modules found space on all the visual and advertising material that served as a corollary to the sports and promotional environment of the Maratona dles Dolomites - Enel 2022.
L’intero iter realizzativo ha fatto propria una documentazione visiva e sonora di ogni fase del progetto con attenzione per ciascun passaggio, mettendo in evidenza le scelte stilistiche e il lavoro in team che ha contraddistinto l’intera collaborazione. Ideazione, studio dei testi di riferimento e osservazione degli elementi floreali, disegno, intaglio e stampa sono stati ripresi in video nello studio, in laboratorio di incisione, nei boschi delle Dolomiti e attraverso i prati dell’Alta Badia. L’intero storytelling ha restituito una sensibilità pregnante facendo intravedere il microcosmo soggiacente la resa finale. Proprio perché l’intera manifestazione si pone come orchestrazione di forze, di elementi e apporti multiformi in una macchina organizzativa complessa, allo stesso modo il tracciato per costituire un’identità visiva coerente e distintiva si compone di numerose personalità e momenti, non riscontrabili altrimenti.

The entire construction process made its own a visual and sound documentation of each phase of the project with attention to each step, highlighting the stylistic choices and teamwork that characterized the entire collaboration. Concept, study of the reference texts and observation of floral elements, drawing, carving and printing were filmed on video in the studio, in the engraving workshop, in the woods of the Dolomites and across the meadows of Alta Badia. The entire storytelling has returned a pregnant sensitivity, allowing a glimpse of the microcosm underlying the final rendering. Precisely because the entire event arises as an orchestration of forces, elements and multiform contributions in a complex organizational machine, in the same way the path to constitute a coherent and distinctive visual identity is made up of numerous personalities and moments, not found otherwise.
Lo sviluppo del progetto è culminato con la stampa dal vivo ad alta quota in occasione della cena presso il Piz Boè Alpine Louge di Corvara in Badia. Per quella dimostrazione è stato issato il tirabozze tipografico fino al 2.200 metri di altezza attraverso l’ovovia del Boè, impiegando il medesimo torchio che era stato utilizzato nel laboratorio di Vicenza. Ogni ospite ha ricevuto un notes realizzato in carta Favini Crush Kiwi color verde per legare la sostenibilità della cartiera di Rossano Veneto all’anima green dell’evento. Le copertine sono state realizzate con scarti di origine alimentare che hanno accolto l’impressione di oltre 170 loghi “Ciüf” accanto a un testo rappresentativo della manifestazione.

The development of the project culminated with the live press at high altitude during the dinner at the Piz Boè Alpine Louge in Corvara in Badia. For that demonstration, the printing press was hoisted up to 2,200 meters high through the Boè cable car, using the same press that had been used in the Vicenza laboratory. Each guest received a note made of green Favini Crush Kiwi paper to link the sustainability of the Rossano Veneto paper mill to the green soul of the event. The covers were made with food waste that welcomed the impression of over 170 "Ciüf" logos alongside a representative text of the event.
La composizione tipografica del testo in copertina dei notes è stata realizzata grazie alla cura di Tipi Strani che hanno selezionato caratteri in piombo dalla propria collezione, prediligendo un Bodoni Italic che si avvicinava alla scelta del font digitale adottato dall’organizzazione. Le fotografie della serata al Piz Boè Alpine Lounge sono state scattate da Manuel Glira che ha saputo soffermarsi sui dettagli, indagare i particolari e focalizzare il proprio sguardo sulle azioni che hanno reso il dono dei quaderni impressi un passaggio di consegne ben augurante per il prossimo anno e per una manifestazione che si pone come punto di riferimento nel panorama ciclistico italiano e internazionale attraverso i propri valori.

The typographical composition of the text on the cover of the notes was created thanks to the care of Tipi Strani who selected lead types from their collection, preferring a Bodoni Italic that came close to the choice of the digital font adopted by the organization. The photographs of the evening at the Piz Boè Alpine Lounge were taken by Manuel Glira who was able to dwell on the details, investigate the details and focus his gaze on the actions that made the gift of the imprinted notebooks a very auspicious handover for next year. and for an event that stands as a point of reference in the Italian and international cycling scene through its values.
In chiusura di questo progetto intendo includere i miei più sentiti ringraziamenti a Maratona dles Dolomites a partire dal presidente Michil Costa e a tutte le sue personalità che hanno reso possibile questa splendida collaborazione. Sono grato a Manuel Bottazzo e Nicola Rizzo per il coinvolgimento e la possibilità di trasmettere la mia personale interpretazione della tematica botanica e l’apporto a una progettazione di squadra. Dimostro tutta la mia riconoscenza a Silvia Crepaz e Florian Valentin per il supporto e l’organizzazione di ogni momento nella permanenza a Corvara in Badia. Infine menziono Serena Mabilia che mi ha accompagnato nell’emozionante ascesa delle Dolomiti con un pesante tirabozze tipografico appresso per stampare sulla vetta di una montagna, assistendo ogni fase di preparazione, stampa e conduzione di questo intervento in uno degli scenari ambientali più immersivi del pianeta, nonché Patrimonio Mondiale UNESCO.

At the end of this project I intend to include my heartfelt thanks to Maratona dles Dolomites starting from the president Michil Costa and to all his personalities who made this splendid collaboration possible. I am grateful to Manuel Bottazzo and Nicola Rizzo for their involvement and the opportunity to convey my personal interpretation of the botanical theme and the contribution to a team design. I show all my gratitude to Silvia Crepaz and Florian Valentin for the support and organization of every moment in the stay in Corvara in Badia. Finally, I mention Serena Mabilia who accompanied me in the exciting ascent of the Dolomites with a heavy typographic press to print on the top of a mountain, assisting every stage of preparation, printing and conducting of this intervention in one of the most immersive environmental scenarios on the planet, as well as a UNESCO World Heritage Site.
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